LABORATORIO DI SCIENZE
FINALITA'
operazioni logiche ( elencare, associare, dissociare, includere, escludere, sostituire, distinguere, separare, raggruppare,
confrontare, seriare, classificare, identificare uguaglianze, identificare somiglianze, differenze, equivalenze.......)
il lavorare per problemi secondo un metodo scientifico
raccogliere dati, selezionarli, classificarli, formulare ipotesi risolutive, verificare sperimentalmente l'ipotesi
prefigurare un progetto
definire lo scopo, il linguaggio, i tempi, gli strumenti, i materiali, le uscite, i compiti, i gruppi di lavoro, catalogare, sistemare,
conservare
realizzare il progetto
TECNICHE E PROCEDURE ATTUATE NEL LABORATORIO
METODOLOGIE E STRATEGIE DIDATTICHE
SCHEDA ESEMPLIFICATIVA DELL'ESPERIMENTO
DATA: COGNOME: CLASSE: SEZ.
NOME:
ATTIVITA': (tipo di esperimento)
ELENCO MATERIALI / STRUMENTI RICHIESTI
SEQUENZA ESPERIMENTO
ESITO ESPERIMENTO
VERIFICA IPOTESI INIZIALE
EVENTUALI ALTRE PROCEDURE
TEMPI IMPIEGATI
NOTE:
SCHEDA DI VALUTAZIONE:
1) scheda completa in ogni parte Soddisfacente
2) scheda abbastanza completa Abbastanza soddisfacente
3) scheda parzialmente completa Sufficiente
4) scheda incompleta Insufficiente
Bibliografia di prove sperimentali per le tre classi
CLASSE PRIMA
TEMA: La Materia e le sue proprietà
Obiettivo specifico: conoscere le proprietà della materia.
Esperimento N°1: L'elasticità dei corpi
Materiali: palla
pezzo di plastilina
Esecuzione: con una mano schiaccia a terra la palla per un istante
ripeti l'esperimento con la plastilina
Risultati: quando sollevi la mano, la palla riprende la forma iniziale e quindi la palla è elastica / non è elastica;
quando sollevi la mano la plastilina non riprende la forma iniziale; la plastilina è quindi più elastica / meno
elastica della palla.
Esperimento N°2: porosità della zolletta di zucchero
Materiali: piattino
inchiostro
zolletta di zucchero
Esecuzione: disponi in un piattino un po' di inchiostro, poggia nel piattino la zolletta in senso verticale e osserva attentamente.
Risultati: il liquido sale nei pori della zolletta, quindi la zolletta di zucchero è..........................................
Obiettivo specifico: saper misurare il volume di un corpo
Esperimento: calcolare il volume di un sasso ( l'esperienza sfrutta una delle proprietà della materia: l'impenetrabilità ).
Materiali: sasso ( non poroso )
cilindro graduato
acqua
Esecuzione: metti nel cilindro una quantità nota di acqua ( V1 ), metti il sasso nell'acqua, controlla e annota il livello raggiunto dall'acqua ( V2 ).
Risultati: il livello dell'acqua è aumentato? Perché? Per calcolare il volume del sasso esegui il seguente calcolo:
Vs = V2 - V1
Obiettivo specifico: comprendere che i liquidi e i solidi sono incomprimibili, mentre i gas sono comprimibili.
Esperimento: comprimibilità
Materiali: siringa senza ago
acqua
sassolino
Esecuzione: riempi la siringa con acqua, chiudi l'apertura con un dito e spingi lo stantuffo;
sostituisci l'acqua con il sassolino, chiudi l'apertura e spingi lo stantuffo;
svuota la siringa, tira su lo stantuffo ( così la siringa si riempirà di aria ) chiudi l'apertura e spingi lo
stantuffo.
Risultati: in quale caso riesci a spostare lo stantuffo spingendolo? L'acqua, l'aria e il sasso possono essere compressi?
TEMA: Calore e Temperatura
Obiettivo specifico: comprendere che i sensi ingannano
Esperimento N1:
Materiali: tre bacinelle contenenti rispettivamente acqua calda ( non bollente ), acqua tiepida e acqua fredda
le tue mani
Esecuzione: disponi le bacinelle in modo che quella con l'acqua tiepida sia in mezzo, immergi una mano nella bacinella con l'acqua calda e l'altra nella bacinella con acqua fredda, immergi poi entrambe le mani contemporaneamente nella bacinella con acqua tiepida
Risultati: che sensazione ti danno le mani?....................................La sensazione è la stessa per entrambe le mani?.......................
Quando immergi la mano nell'acqua fredda avverti una sensazione di raffreddamento perché essa cede......................
all'acqua; quando invece immergi la mano nell'acqua calda avverti una sensazione di riscaldamento perché l'............... cede calore alla.............................Quando immergi entrambe le mani nell'acqua tiepida avverti due sensazioni diverse: la mano che era stata immersa nell'acqua calda riceve una sensazione di...........................perché............................................la mano che era stata immersa nell'acqua fredda riceve una sensazione di.......................perché..........................................
Obiettivo specifico: comprendere che il calore è una forma di energia
Esperimento N2
Materiali: due bastoncini di legno
Esecuzione: sfrega i due bastoncini l'uno contro l'altro con forza nello stesso punto per circa 5 minuti; tocca il legno nel punto di sfregamento.
Risultati: se hai sfregato con molta forza, il punto di sfregamento è quasi carbonizzato. Hai trasformato l'energia meccanica prodotta dai tuoi muscoli in energia................................
Obiettivo specifico: comprendere che la conducibilità del calore nei corpi è diversa: buoni conduttori, cattivi conduttori, isolanti.
Esperimento: propagazione del calore nei solidi
Materiali: cucchiaio di legno e cucchiaio di metallo
pentola piena d'acqua
fornello
Esecuzione: porta in ebollizione l'acqua nella pentola, immergi nell'acqua bollente i due cucchiai, attendi qualche minuto, tocca il manico del cucchiaio di metallo e poi quello di legno. Il manico del cucchiaio di metallo è più caldo / meno caldo di quello di quello di legno.
Il legno è un.............................conduttore, il metallo è un ................conduttore.
Obiettivo specifico: comprendere che la propagazione del calore nei fluidi avviene per convenzione.
Esperimento: propagazione del calore nei liquidi
Materiali: recipiente di pirex pieno d'acqua
fornello
segatura
Esecuzione: versa un po' di segatura nell'acqua, metti il recipiente sul fornello acceso, osserva attentamente fino a quando l'acqua bolle.
Risultati: descrivi il movimento della segatura. Perché la segatura si muove?
Obiettivo specifico: comprendere che il calore si trasmette nell'aria ( gas ) per irraggiamento, cioè attraverso radiazioni che si propagano in linea retta.
Esperimento: propagazione del calore nei gas.
Materiali: lampadina accesa ( una fonte di calore ) foglio di cartone
Esecuzione: poni la mano vicino alla lampada accesa: quale sensazione provi? Interponi il foglio di cartone tra la mano e la lampadina: che cosa succede?
Risultati: quando avvicini la mano alla lampadina, avverti una sensazione di..........................................
dopo aver interposto il cartone la sensazione di.......................è maggiore / minore.
Obiettivo specifico: comprendere che il calore dilata i corpi.
Esperimento: la dilatazione termica nei solidi ( cubica, cioè avviene nelle tre direzioni dello spazio.
Materiali: anello di Gravesande
fornelletto
Esecuzione: fai passare la sfera nell'anello, scalda la sfera con la fiamma, prova a farla passare di nuovo nell'anello, aspetta un po' di tempo, ritenta.
Risultati: la sfera passa / non passa più attraverso l'anello perché si è.......................................in seguito al riscaldamento subito. Dopo qualche minuto la sfera passa / non passa attraverso l'anello perché si è.........................................
Esperimento: la dilatazione termica nei gas.
Materiali: provetta in pirex
palloncino sgonfio
fornello
pinza di legno
Esecuzione: applica il palloncino all'estremità della provetta, prendi la provetta con la pinza e ponila sulla fiamma, aspetta qualche minuto.
Risultati: il palloncino si.........................perché l'aria contenuta nella provetta si................................e diminuisce / aumenta di volume.
Esperimento: la dilatazione termica nei liquidi.
Materiali: provetta in pirex
acqua colorata con inchiostro
tappo di sughero in cui è inserito un tubicino di vetro
pinza di legno
fornello
Esecuzione: metti dell'acqua colorata nella provetta, chiudila con il tappo facendo in modo che il tubicino di vetro abbia l'estremità libera immersa nell'acqua, prendi la provetta con la pinza e ponila sulla fiamma.
Risultati: dopo alcuni minuti, l'.......................sale nel..................................; ciò dimostra che riscaldandosi l'acqua aumenta / diminuisce di volume.
Obiettivo specifico: comprendere la differenza tra calore e temperatura
Materiali: fornello pinza di legno
spillo orologio
acqua grossa pentola
Esecuzione: prendi lo spillo con la pinza, mettilo sulla fiamma finché diventi rovente, controlla quanto tempo occorre
perché arroventi. Puoi tenere lo spillo tra le dita senza scottarti? Dopo quanti minuti lo spillo ritorna
freddo?
Riempi d'acqua fredda la pentola e mettila sul fuoco. Dopo tre minuto toglila dal fuoco. Puoi immergere la
mano nell'acqua senza scottarti? Dopo quanto tempo l'acqua ritorna fredda?
Risultati: in.........................minuti lo spillo si arroventa. La sua temperatura è elevata / bassa, tanto che è impossibile
toccarlo.
La quantità di calore accumulata dallo spillo è minima, perché dopo essere stato tolto dal fuoco, ritorna alla
temperatura iniziale in pochi istanti ( quanto tempo?.....................................).
In tre minuti l'acqua della pentola è diventata tiepida / bollente. La sua temperatura è alta / non è molto alta
tanto che è possibile.....................................La quantità di calore accumulato dall'acqua è bassa / è notevole e infatti occorre parecchio tempo ( quanto?.............................) perché ritorni fredda.
Obiettivo specifico: comprendere la costruzione di un termometro.
Esperimento: taratura centigrada di un termometro.
Materiali: termometro con scala centigrada che vada da alcuni gradi sotto zero ad alcuni sopra 100°C
carta adesiva o nastro adesivo bianco
Esecuzione: ricopri con il nastro adesivo la scala graduata del termometro senza nascondere il cannello del mercurio, metti il bulbo del termometro per qualche istante nel ghiaccio, segna il livello raggiunto dal mercurio ( come sai dovrebbe essere a 0°C ), poni per qualche istante il bulbo del termometro nei vapori dell'acqua che bolle, dividi l'intervallo tra i due segni in dieci parti uguali.
Risultati: a quanti gradi corrisponde ciascuno dei dieci intervalli che hai individuato? Confronta la taratura fatta da te con quella del termometro. Ci sono delle differenze? Perché?
TEMA: l'Aria e l'Atmosfera
Obiettivo specifico: comprendere che l'ossigeno è uno dei componenti dell'aria ed è indispensabile per la combustione.
Esperimento: l'ossigeno, indispensabile alla combustione.
Materiali: vaschetta trasparente
barattolo cilindrico di vetro
candela
acqua colorata con inchiostro
righello
fiammiferi
Esecuzione: misura con il righello l'altezza del barattolo e annotala, fissa con qualche goccia di cera la candela al fondo della vaschetta, metti dell'acqua nella vaschetta e accendi la candela. Copri la candela con il barattolo (tenendolo in verticale, senza inclinarlo ) e appoggialo sul fondo della vaschetta. Osserva.
Risultati: dopo qualche istante la candela arde meglio / con difficoltà. Il livello dell'acqua nel barattolo si alza / si abbassa.
La candela brucia consumando l'ossigeno dell'aria intrappolata nel barattolo. A questo punto lo spazio lasciato libero dall'ossigeno viene occupato dall'acqua. Qual è il livello dell'acqua nel barattolo? Misuralo con il righello. Con un semplice calcolo puoi determinare la quantità di ossigeno presente nell'aria: dividendo il valore dell'altezza raggiunte dall'acqua nel barattolo per l'altezza del barattolo troverai all'incirca il valore 0,2 che corrisponde al 20% ( o a 1/5 ) dell'intero volume del barattolo.
Esperimento: ossidazione
Materiali: vaschetta di vetro
provetta
paglietta di ferro ( va bene quella per lavare le pentole )
fiammiferi
acqua colorata
Esecuzione: inumidisci la paglietta e spingila sul fondo della provetta. Metti un po' d'acqua nella vaschetta e capovolgi la provetta.
Misura il livello dell'acqua nella provetta con un righello e annota il valore. Attendi due o tre giorni, quindi misura nuovamente il livello dell'acqua nella provetta.
Risultati: quale situazione si presenta dopo tre giorni? Qual è l'aspetto della paglietta? Sapresti dare una spiegazione del fenomeno?
Esperimento: comprendere che l'aria ha un peso.
Materiali: una bilancia di precisione
un palloncino
Esecuzione: pesa il palloncino sgonfio ed annota il peso. Gonfia il palloncino, pesalo di nuovo ed osserva se la lancetta si è spostata.
Risultati: il palloncino gonfio pesa di più / non pesa di più rispetto a prima?
Obiettivo specifico: comprendere che esiste la pressione dell'aria.
Esperimento: pressione dell'aria.
Materiali: bicchiere
acqua
cartoncino
Esecuzione: appoggia un cartoncino sull'orlo del bicchiere tenendolo premuto con una mano, capovolgi il bicchiere, togli la mano dal cartoncini ed osserva. Riempi il bicchiere d'acqua fino all'orlo, poggia il cartoncino sull'orlo del bicchiere tenendolo premuto con una mano, capovolgi il bicchiere, togli la mano dal cartoncino e osserva.
Risultati: che cosa succede? Nella prima prova il cartoncino poggiato sul bicchiere vuoto cade / non cade; nella seconda prova il cartoncino poggiato sul bicchiere pieno d'acqua cade / non cade.
Infatti, nella prima prova, l'aria esercita uguale pressione sopra e sotto il cartoncino, mentre nella seconda prova la pressione esercitata dall'aria sul cartoncino è maggiore di quella esercitata dall'acqua sullo stesso cartoncino.
Esperimento: la distillazione dell'acqua.
Materiali: 50g di sale da cucina
pentola con acqua
coperchio
fornello
bicchiere
Esecuzione: sciogli il sale nell'acqua, fai bollire la soluzione, disponi il coperchio sul vapore che esce dalla pentola, raccogli in un bicchiere le goccioline che si formano sul coperchio.
Risultati: assaggia l'acqua del bicchiere: è ancora salata? Hai ottenuto l'acqua distillata.
Obiettivo specifico: comprendere le proprietà dell'acqua.
Esperimento: forma e volume dell'acqua.
Materiali: becher o bicchiere graduato
beuta o recipiente conico graduato acqua
Esecuzione: versa 200 ml di acqua nella beuta graduata, osserva, travasa l'acqua nel becher, osserva.
Risultati: l'acqua assume la.........................della beuta. Quando viene travasata cambia la sua forma, ma se leggi attentamente il livello raggiunto nel becher, noterai che non è più / è sempre di 200 ml.
Obiettivo specifico: comprendere il principio dei vasi comunicanti.
Esperimento: vasi comunicanti.
Materiali: vasi comunicanti
acqua
Esecuzione: tenendo chiusi i rubinetti, riempi d'acqua una estremità del tubo ( o il primo vaso ). Apri i rubinetti.
Risultati: qual è la situazione che si viene a creare? Segna ciò che osservi nei vasi comunicanti.
Esperimento: la capillarità.
Materiali: vaschetta contenente acqua colorata con inchiostro
tre tubicini di vetro di sezione diversa di cui uno molto sottile ( con sezione inferiore a 2 mm )
Esecuzione: immergi i tre tubicini alla stessa altezza nella vaschetta piena d'acqua e osserva cosa succede.
Risultati: l'acqua sale nei tre tubicini, nel primo e nel secondo raggiunge lo stesso livello, m< nel capillare
il livello risulta più basso / più alto rispetto agli altri.
TEMA: Il Suolo
Obiettivo specifico: comprendere quanta acqua c'è nel terreno.
Esperimento: quantità di acqua nel terreno.
Materiali: terreno
fogli di giornale
bilancia
Esecuzione: pesa il campione di terreno, distendilo su un foglio di giornale aperto, fallo asciugare per alcuni giorni, pesa nuovamente il campione.
Risultati: l'acqua contenuta nel terreno è evaporata. Per conoscerne la quantità esegui la differenza tra la prima e la seconda pesata.
Obiettivo specifico: comprendere quanta aria c'è nel terreno.
Esperimento: aria nel terreno.
Materiali: terreno asciugato con il metodo dell'esperimento precedente
due becher graduati
acqua
cucchiaio
Esecuzione: misura 100 centimetri cubi di terreno usando il becher graduato, versa 100 centimetri cubi di acqua nel terreno contenuto nel becher graduato, mescola e osserva. Misura il volume finale leggendo sulla scala graduata il livello raggiunto dall'acqua.
Risultati: dopo aver versato l'acqua si osservano delle bollicine di.....................................che fuoriescono dal terreno. Ciò prova che nel terreno, tra i granuli è contenuta una certa quantità di aria. Questa viene "scacciata" dall'acqua che penetra nel terreno.
Per calcolare la quantità di aria presente basta che tu esegua questo calcolo
V ( aria ) = ( V terreno + V acqua versata ) - V finale.
Obiettivo specifico: comprendere la permeabilità e i vari tipi di suolo.
Esperimento
Materiali: campioni di terreno ( ghiaioso, sabbioso, argilloso, ricco di humus )
quattro becher
quattro imbuti ( si possono ricavare da bottiglie di plastica tagliate a metà )
cotone idrofilo
acqua ( 800 ml )
cronometro
Esecuzione: metti gli imbuti dentro i becher; sistema in fondo ad ogni imbuto un batuffolo di cotone idrofilo ( serve per trattenere il terreno nell'imbuto ); riempi ogni imbuto con la stessa quantità di un diverso campione di suolo; versa sopra il suolo di ogni imbuto 200 ml di acqua. Registra, leggendolo sul cronometro, il tempo impiegato dall'acqua a filtrare attraverso il terreno; prendi nota del tempo iniziale ( momento in cui hai terminato di versare ) e del tempo finale ( momento in cui l'acqua ha smesso di scolare con continuità ). Ripeti l'esperimento con gli altri tre campioni. Prepara una tabella e completala con i dati raccolti.
Risultati: quale terreno è più permeabile? Quale è più impermeabile? Un terreno è impermeabile se fa registrare tempi lunghi / brevi per farsi attraversare dall'acqua.
TEMA: Le Piante
Obiettivo specifico: scoprire la presenza di amido nei cotiledoni tramite la tintura di iodio che si colora in blu a contatto con l'amido.
Esperimento: colorare i cotiledoni con la tintura di iodio.
Materiali: semi di varie piante
tintura di iodio diluita con acqua
provetta
Esecuzione: estrai i cotiledoni dal seme, pestali, metti la poltiglia ottenuta da ogni seme nella provetta con poca acqua, versa nella provetta alcune gocce di tintura di iodio.
Risultati: il contenuto della provetta è diventato di colore...................Ciò indica.............................................................
Esperimento: fattori necessari alla germinazione.
Materiali: quattro barattoli di vetro
carta assorbente
semi di fagiolo
acqua
Esecuzione: metti nella parte interna di ogni barattolo, lungo le pareti, la carta assorbente in modo da farla aderire al vetro. Hai così costruito un germinatoio. infila sei semi di fagiolo tra la carta assorbente e il vetro di ogni barattolo. Contrassegna con le lettere A, B, C, D i barattoli. Poni i barattoli A e B in frigorifero e lascia i barattoli C e D a temperatura ambiente. Bagna ogni tanto con la stessa quantità di acqua i barattoli B e D. Osserva per alcuni giorni.
Risultati: in quale barattolo germina il maggior numero di semi? Spiega perché acqua e calore sono fattori utili alla germinazione.
Esperimento: l'osmosi.
Materiali: vaschetta di vetro
patata di grandezza media
zucchero ( o sale da cucina )
Esecuzione: sbuccia la patata e dividila in due parti, scava in ognuna delle due parti una cavità, riempi la cavità di una delle due mezze patate con lo zucchero e ponila nella vaschetta. Versa nella vaschetta 2 o 3 cm di acqua. Osserva dopo qualche tempo ( 15 minuti ). Ripeti l'esperimento con la seconda mezza patata, mettendo però l'acqua dentro al foro e una soluzione molto concentrata di zucchero nella vaschetta. Osserva dopo qualche tempo ( 15 minuti ).
Risultati: nella prima parte dell'esperimento l' acqua è passata dalla vaschetta / cavità nella vaschetta / cavità, diluendo lo zucchero contenuto all'interno. nella seconda parte dell'esperimento si è avuto il percorso inverso per stabilire un equilibrio tra le due concentrazioni.
L'acqua si dirige da una soluzione meno concentrata verso una più concentrata passando attraverso la
membrana delle cellule della patata. La stessa cosa avviene nei peli radicali.
Obiettivo specifico: scoprire che durante la fotosintesi viene emesso ossigeno.
Esperimento: ossigeno prodotto durante la fotosintesi clorofilliana.
Materiali: piantine acquatiche ( elodea, nei negozi di acquari )
recipiente in vetro
imbuto
provettone
acqua
Esecuzione: spezzetta l'elodea, mettila nel recipiente pieno d'acqua, coprila con l'imbuto, riempi d'acqua il provettone, capovolgilo al di sopra del foro dell'imbuto senza fare uscire troppa acqua, esponi il tutto alla luce e osserva.
Risultati: dopo alcuni minuti vedrai delle.......................................di gas salire nel provettone e il livello dell'acqua nel provettone sale / scende. Di che gas si tratta? estrai il provettone dall'acqua e accosta velocemente un fiammifero appena spento: la fiamma dovrebbe riprendere a bruciare alimentata dall'ossigeno.
Obiettivo specifico: scoprire che durante la fotosintesi viene consumata anidride carbonica.
Esperimento: anidride carbonica consumata durante la fotosintesi.
Materiali: medesimo materiale dell'esperimento precedente
bicarbonato ( oppure bustina di polvere per acqua frizzante )
Esecuzione: aggiungi all'acqua del recipiente un cucchiaio di bicarbonato e osserva.
Risultati: la produzione di ossigeno aumenta / diminuisce. ciò significa che il processo fotosintetico avviene
intensamente. Perché? ( ricorda che con l'aggiunta di bicarbonato nell'acqua si libera anidride carbonica ).
Obiettivo specifico: comprendere che le piante traspirano.
Esperimento: eliminazione dalle foglie dell'acqua in più.
Materiali: piantina
due sacchetti di plastica trasparenti
Esecuzione: chiudi il vaso con un sacchetto di plastica ( in modo che l'evaporazione dell'acqua contenuta nel terreno
non influisca sull'esperimento ). Metti la pianta dentro il secondo sacchetto di plastica e chiudilo. Attendi
qualche ora. Osserva.
Risultati: le pareti del sacchetto si sono appannate perché il vapore.........................................emesso dalla pianta si
è............................................su di esse.
Bibliografia di prove sperimentali per le tre classi
TEMA: organi e apparati
Obiettivo specifico: comprendere che la prima digestione avviene nella bocca per l'azione della ptialina sugli amidi.
Esperimento: azione della saliva sugli amidi.
Materiali: due becher termometro
pinza pentolino
treppiedi saliva
fornello acqua
provette fecola di patate
Esecuzione: bevi un sorso d'acqua e fallo girare in bocca. Dopo circa un minuto versa la saliva diluita in acqua nel
primo becher.
Versa un cucchiaino di fecola di patate nel secondo becher contenente 100 centimetri cubi di acqua,
mescola, porta ad ebollizione e fai raffreddare. Aggiungi qualche goccia di tintura di iodio nel secondo
becher e osserva. Versa nel provettone uguale quantità dei due liquidi ( soluzione di saliva e sospensione
di fecola ). Scalda il provettone a bagnomaria nel pentolino a 37°C circa ed osserva.
Risultati: la tintura di iodio rivela, con la tipica colorazione........................................la presenza di................................nella fecola di patate.
Superati i 30 - 35 °C la soluzione diventa di colore..................................: la ptialina contenuta nella............. ha trasformato l'amido in zucchero.
Obiettivo specifico: comprendere la digestione delle proteine.
Esperimento: la digestione delle proteine.
Materiali: albume becher in pirex
pepsina acqua
acido cloridrico fornellino
termometro quattro provette
carta da filtro pentolino
Esecuzione: contrassegna con i numeri 1, 2, 3 e 4 le provette. Versa l'albume di un uovo nel becher con acqua. Scalda
sul fuoco mescolando fino ad ottenere un liquido lattiginoso. Filtra questo liquido versandone un po' in
ogni provetta.
Nella provetta 1 aggiungi pepsina e acido cloridrico. Nella provetta 2 aggiungi solo acido cloridrico. Nella
provetta 3 aggiungi solo pepsina. La provetta 4 serve da campione per il confronto. Scalda le provette a
bagnomaria nel pentolino a circa 37 °C. Osserva.
Risultati: come sai l'albume contiene proteine.L'unica provetta in cui il liquido è diventato limpido è la provetta n^.................., che contiene..................e.......................; qui è avvenuta la digestione delle proteine.
Obiettivo specifico: comprendere la digestione dei grassi.
Esperimento: la bile emulsiona i grassi.
Materiali: bile di pollo
due provette con tappo
acqua
olio
Esecuzione: metti nella prima provetta acqua e olio. Metti nella seconda provetta acqua, olio e bile presa dalla
cistifellea.
Tappa le provette e agitale per mescolare i liquidi contenuti. Confronta le due provette.
Risultati: nella prima provetta dopo pochi secondi l'olio.................................., mentre nella seconda compare un
liquido poco limpido in cui si vedono piccolissime................................di olio. Si dice allora che la bile ha
emulsionato l'olio.
TEMA: Statica
Obiettivo specifico: costruzione di un dinamometro.
Materiali: asticella di legno ( o pezzo di cartone robusto )
striscia di carta millimetrata
grosso fermaglio
elastico robusto
sacchetto di cellofan
alcune monete uguali
Esecuzione: pratica un foro a una estremità asticella, fai passare l'elastico e annodalo. Infila il fermaglio nell'estremità
libera dell'elastico e allargalo in modo da ottenere un gancio. Incolla la striscia di carta millimetrata
asticella facendo in modo che lo zero corrisponda alla parte superiore del fermaglio: questo segno
rappresenterà lo zero nella scala di misura. Aggancia il sacchetto al fermaglio e metti all'interno una
moneta: fai un segno in corrispondenza della parte superiore del fermaglio. Ripeti più volte l'operazione
precedente aggiungendo di volta in volta una moneta.
Trascrivi tutti i risultati in una tabella. Costruisci un grafico scrivendo sull'asse x il numero delle monete e
sull'asse y la misura dell'allungamento dell'elastico espressa in cm.
Risultati: che cosa succede quando aumenti il numero delle monete? L'elastico si allunga all'aumentare / al diminuire
delle monete.
Quale tipo di grafico ottieni? Quale relazione lega il numero delle monete e l'allungamento dell'elastico? Se
ripeti l'esperimento con un dinamometro vero potrai osservare che al raddoppiare delle monete corrisponde
il raddoppio dell'allungamento............................................ovvero esiste una proporzionalità diretta / inversa.
Esperimento: determinazione del baricentro di un corpo.
Materiali: cartoncino matita
forbici squadretta
filo a piombo spago
Esecuzione: disegna sul cartoncino un grosso poligono irregolare e ritaglialo. Sul poligono individua due punti e indicali
con le lettere A e B. Sospendi il poligono nel punto A per mezzo di un chiodo piantato nel muro,
lasciandolo però libero di ruotare. Sospendi allo stesso chiodo il filo a piombo e con una matita segna sul
cartoncino una retta seguendo il filo.
Ripeti la prova sospendendo il cartoncino nel punto B. Fora il cartoncino nel punto d'incontro delle rette
che hai tracciato.
Infila un pezzo di spago nel foro e fissalo con un nodo. Tieni sospesa la figura tramite lo spago. Osserva.
Risultati: la figura tenuta sospesa tramite lo spago si capovolge / non si capovolge e si dispone................................al pavimento.
Puoi dire che è in equilibrio? Il punto d'incontro delle rette disegnate è il.................................della figura.
TEMA: Le Leve
Esperimento: la condizione di equilibrio di una leva P * bp = R * br
Materiali: riga graduata da 60 cm o più
piccolo sostegno ( turacciolo di sughero di una damigiana )
due bicchieri di plastica
alcune monete uguali
Esecuzione: sistema la riga in modo che la sua metà sia appoggiata al sostegno. Contrassegna con P ( potenza ) e con R ( resistenza ) i due bicchieri e sistemali sulla riga alla stessa distanza da F ( fulcro ). Metti due monete nel bicchiere P e due nel bicchiere R. La leva è in equilibrio? Aumenta il numero delle monete e la distanza e costruisci una tabella in cui inserire i dati.
Aggiungi altre due monete in R e cerca l'equilibrio spostando il bicchiere. Dopo aver completato la tabella disegna il grafico.
Risultati: mantenendo costante la potenza e il relativo braccio ed aumentando la resistenza per ripristinare l'equilibrio occorre avvicinare la resistenza al fulcro. Maggiore è la resistenza, minore è il suo braccio. Il sistema è in equilibrio quando i prodotti
P * bp e R * br sono.................................Puoi dire che la resistenza ed il suo braccio sono direttamente / inversamente proporzionali.
TEMA: La Luce
Obiettivo specifico: verificare le leggi della riflessione.
Esperimento
Materiali: specchio rettangolare
tavolo
due pezzi di cartone rettangolare lunghi circa 20 cm ciascuno
un oggetto
Esecuzione: poniamo sul tavolo lo specchio e l'oggetto in direzione obliqua rispetto alla superficie riflettente. Pieghiamo a metà i due cartoni rettangolari e posizioniamone uno tra l'oggetto e lo specchio. Sistemiamo l'altro cartone in modo tale che possiamo vedere attraverso di esso l'oggetto riflesso dallo specchio. Facciamo il disegno della situazione venutasi a creare sul tavolo. Come possiamo chiamare il percorso dall'oggetto allo specchio?..............................................................
Come possiamo chiamare il percorso dallo specchio al nostro occhio?...........................................................................
Se misuri l'angolo di incidenza e quello di riflessione rispetto alla perpendicolare dello specchio, cosa noti?
Risultati: possiamo concludere che l'angolo di...................................è...................all'angolo di.................................Inoltre, raggio ...................................., raggio.............................e................................................sono posizionati sullo stesso.....................
TEMA: Il Suono
Obiettivo specifico: verificare la propagazione del suono nei corpi solidi, liquidi e gassosi.
Esperimento: propagazione nei solidi .
Materiali: un orologio
un tavolo
una scatola metallica
Esecuzione: poggiamo l'orologio al centro del tavolo. Successivamente poniamo il nostro orecchio a contatto con il tavolo. Rovesciamo la scatola metallica e adagiamoci l'orologio, quindi poggiamo il nostro orecchio sulla scatola.
Cosa avvertiamo quando l'orologio è posto al centro del tavolo? Quando il nostro orecchio è appoggiato sul
tavolo la situazione cambia? Quando l'orologio è posto sulla scatola metallica come avvertiamo il ticchettio?
Risultati: Il suono si propaga meglio quando l'orologio è posto.............................................................
Esperimento: propagazione nei liquidi.
Materiali: diapason
martelletto
vaschetta piena d'acqua
Esecuzione: eccitiamo il diapason dopo aver colpito un suo rebbo con il martelletto. Immergiamolo nella vaschetta piena d'acqua con uno solo dei suoi rebbi. Dopo alcuni istanti di immersione vedremo che nella vaschetta si formeranno delle onde concentriche al punto in cui è stato immerso il rebbo.
Risultati: considerato che la vibrazione del diapason produce un.............................possiamo concludere che le onde sonore si propagano anche nei corpi....................................
Esperimento: propagazione del suono nei corpi gassosi.
Materiali: diapason
martelletto
pallina da ping-pong ( o polistirolo 9
filo sottile di cotone
un supporto metallico
nastro adesivo
Esecuzione: fissiamo il filo alla pallina per mezzo del nastro adesivo e con l'altro estremo leghiamo il tutto al supporto metallico.
Accostiamo il diapason alla pallina e con il martelletto urtiamo l'altro rebbo dello strumento. A questo punto vedremo
la pallina mettersi in movimento mentre il nostro orecchio percepisce un suono.
Risultati: possiamo concludere che il..................propagandosi nei corpi.....................................come l'aria, determina il ...........................................della pallina.
Bibliografia di prove sperimentali per le tre classi
TEMA: L'Elettricità e Magnetismo
Esperimento: elettrizzazione dei corpi per strofinio
Materiali: bacchetta di plastica o di vetro
alcuni pezzetti di carta
panno di lana
Esecuzione: avvicina la bacchetta ai pezzetti di carta e osserva cosa succede. Strofina la bacchetta con il panno di lana e avvicinala di nuovo ai pezzi di carta. Vedrai che essi vengono attratti e si attaccano alla bacchetta.
Risultati: il vetro, la plastica o altri materiali simili strofinati acquistano la capacità di attrarre la carta, cioè si elettrizzano. Prima dello strofinio il vetro e il panno di lana sono elettricamente neutri ( i loro atomi hanno lo stesso numero di protoni ed elettroni ).
Esperimento: elettrizzazione dei corpi per contatto e per induzione
Materiali: 2 pendolini
bacchetta di vetro
panno di lana
Esecuzione: avvicina la bacchetta di vetro alla pallina del pendolino e osserva cosa succede. Strofina con il panno di
lana la bacchetta e avvicinala di nuovo alla pallina toccandola. La pallina si allontana perché si carica
dello stesso segno della bacchetta.
Ripeti l'esperimento avvicinando tra loro i due pendolini. Le due palline si avvicinano perché le cariche
presenti nel corpo elettrizzato attirano quelle di segno opposto presenti nell'altro corpo.
Risultati: corpi aventi cariche..................................si respingono, mentre corpi aventi cariche opposte si........................................
Esperimento: costruiamo un semplice elettroscopio
Materiali: una bottiglia vuota
un tappo di gomma del diametro della bottiglia
un chiodo di ferro lungo circa 5 cm
sottili strisce di stagnola
Esecuzione: facciamo passare il chiodo attraverso il tappo di gomma ( materiale isolante ). All'estremità inferiore del
ferro fissiamo due sottilissime strisce di stagnola.
Esperimento: elettrizzazione di un corpo
Materiali: elettroscopio
bacchetta di vetro
panno di lana
Esecuzione: strofinate la bacchetta di vetro nel panno di lana e avvicinatela al chiodo, senza però toccarlo. Noterete che le strisce di stagnola dell'elettroscopio si sollevano. Se allontanate la bacchetta, le strisce si abbasseranno nuovamente.
Risultati: la bacchetta di vetro, carica positivamente, attrae gli elettroni verso la testa del chiodo, per cui alla punta di questo e nelle strisce si produrrà un eccesso di cariche positive. Caricandosi entrambe positivamente, le strisce si respingono l'un l'altra, sollevandosi. Quando allontaniamo la bacchetta di vetro gli elettroni si ridistribuiscono in maniera uniforme nel chiodo e nelle strisce di alluminio: queste pertanto cessano di respingersi e ritornano nella posizione iniziale.
Esperimento: costruiamo dei circuiti in serie e in parallelo.
Materiali: una tavoletta di legno
una pila da 4,5 volt
3 lampadine da 1,5 volt con relativi portalampada
una serie di morsetti a molla
alcuni morsetti tipo mammut
interruttore a pulsante o a leva
alcuni m di filo di rame del diametro di 1 mm
nastro adesivo
Esecuzione: per il collegamento in serie, collegare i vari elementi del circuito come rappresentato nelle figura ( a ). I fili di rame possono essere fissati con il nastro adesivo. Per il collegamento in parallelo collegare i vari elementi del circuito come rappresentato in figura ( b ). La pila può essere fissata con una sbarretta metallica.
fig. a fig. b
Esperimento: circuiti in serie
Materiali: circuito in serie costruito come in figura a.
Esecuzione: colleghiamo i capi del circuito ai poli della pila e chiudiamo l'interruttore. Al momento della chiusura del circuito assistiamo all'accensione contemporanea delle lampadine. Svitiamo a turno ciascuna lampadina e descriviamo cosa osserviamo. Sostituiamo la pila con una di tensione inferiore. Cosa succede? Sostituiamo la pila con una di tensione maggiore. Cosa succede?
Risultati: nel collegamento in serie la circolazione della corrente viene.......................................escludendo un qualsiasi utilizzatore. Utilizzando una batteria di tensione inferiore le lampadine non si accendono perché nel circuito circola un' ................. troppo bassa. Utilizzando una pila con una tensione maggiore si può provocare la....................... di una delle.................
Esperimento: circuiti in parallelo
Materiali: circuito in parallelo costruito come in figura b.
Esecuzione: colleghiamo i capi del circuito ai poli della batteria e chiudiamo l'interruttore. Al momento della chiusura del circuito assistiamo all'accensione contemporanea delle lampadine. Svitiamo a turno ciascuna lampadina e descriviamo quello che osserviamo.........................................................................
Risultati: nel collegamento in parallelo, eliminando uno qualsiasi degli utilizzatori la..................................continua a circolare nel circuito.
Esperimento: verifichiamo l'effetto termico della corrente elettrica.
Materiali: un sottile filo di rame della lunghezza di circa 50 cm
4 batterie da 4,5 volt collegate in serie
un termometro a mercurio
nastro isolante
Esecuzione: avvolgiamo a spirale, intorno al bulbo del termometro, il filo di rame avendo cura che le spire non siano a contatto tra di loro e che la lunghezza dei capi liberi sia sufficiente a permettere il collegamento ai poli del sistema di batterie. Fissiamo le spire al bulbo per mezzo del nastro isolante. Dopo aver collegato gli estremi dell'avvolgimento ai poli del sistema di batterie vedremo che la temperatura segnata dal termometro salirà rapidamente.
Risultati: ogni qualvolta una............................circola in un conduttore, si genera un effetto.........................................
Esperimento: costruiamo un'elettrocalamita.
Materiali: un cilindro vuoto di cartone o altro materiale isolante
un filo telefonico
una sbarra di ferro dolce
del nastro adesivo
Esecuzione: avvolgiamo il filo telefonico attorno al cilindro realizzando un sufficiente numero di spire ( almeno 50 ), avendo cura di lasciare i capi dell'avvolgimento sufficientemente lunghi. Per evitare che l'avvolgimento possa, con il passare del tempo, allentarsi, lo rivestiamo con il nastro adesivo. All'interno del cilindro di cartone inseriamo la sbarra di ferro dolce.
Esperimento: verifichiamo l'effetto magnetico della corrente elettrica.
Materiali: elettrocalamita
4 batterie da 4,5 volt collegate in serie
chiodini o altri piccoli pezzetti di materiale metallico
Esecuzione: disponiamo i chiodini in prossimità di un stremo dell'elettrocalamita da dove fuoriesce la sbarra di ferro dolce. Colleghiamo i capi liberi dell'avvolgimento ai poli del sistema di batterie. Appena nell'avvolgimento comincia a
circolare la corrente elettrica vediamo i chiodini attratti dalla sbarra di ferro dolce.
Risultati: abbiamo così la dimostrazione che la.............................................circolante in un avvolgimento genare un..........................................................
Esperimento: verifichiamo che un campo magnetico genera una corrente elettrica.
Materiali: elettrocalamita
una lampadina da 1,5 volt già montata sul relativo portalampada
una sbarra magnetica delle stesse dimensioni
Esecuzione: inseriamo ed estraiamo velocemente la sbarra magnetica dall'avvolgimento. Vedremo la lampadina accendersi.
Risultati: la variazione del.......................................prodotto dal movimento del magnete genera all'interno dell'avvolgimento una................................che viene chiamata.............................................Cosa pensi che accada se, mantenendo fermo il magnete, muoviamo velocemente la bobina?
Esperimento: verifichiamo l'effetto chimico della corrente elettrica.
Materiali: un becher
due fili di rame rivestito della lunghezza di almeno 50 cm ciascuno
una lastrina di rame puro
una piccola medaglia
due piccole bacchette di vetro
acido solforico diluito
acqua
4 batterie da 4,5 volt collegate in serie
Esecuzione: versiamo nel becher 100 centimetri cubi di acqua ,nella quale aggiungeremo 10 centimetri cubi di acido solforico diluito. Leghiamo un filo di rame alla lastra composta dallo stesso materiale dopo averla fissata ad una bacchetta di vetro che disponiamo trasversalmente appoggiandola sui bordi del becher in modo che la lamina di rame sia immersa nella soluzione acquosa. Ripetiamo lo stesso procedimento con la moneta. Allacciamo al polo positivo del complesso di batterie il filo di rame collegato con la lastrina e al polo negativo quello collegato con la moneta.
Effettuato l'allaccio, nel dispositivo inizia a circolare la corrente elettrica e dopo un certo periodo di tempo vedremo la nostra moneta ricoprirsi di una sottile patina di rame.
Risultati: il fenomeno si realizza perché al passaggio della corrente il.....................................si scinde in..................................... di rame i quali essendo carichi......................................vengono attratti dalla moneta collegata al polo........................... del complesso di batterie.