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Carissimo Piero, mio adorato fratello,

la decisione che oggi prendo, ma da tempo cullata, mi

detta che io debba scriverti queste righe. Sono certa mi

comprenderai, perché tu sai benissimo di che volontà io

sono, faccio, cioè seguo il mio pensiero, l'ideale che pur un

giorno nostro nonno ha sentito, faccio già parte di una

Formazione, e ti dirò che il mio comandante ha molta stima

e fiducia in me. Spero di essere utile, spero di non deludere

i miei superiori. Non ti meraviglia questa mia decisione, vero?

Sono certa sarebbe pure la tua, se troppe cose non ti

assillassero. Bene, basta uno della famiglia e questa sono io.

Quando un giorno ricevetti la risposta a una lettera di Pally

che l'invitavo qui, fra l'altro mi rispose " che diritto ho

io di sottrarmi al pericolo comune? " E’ vero, ma io non

stavo qui per star calma, ma perché questo paesino piace

al mio spirito, al mio cuore. Ora però tutto è triste, gli

avvenimenti in corso coprono anche le cose più belle di un

velo triste. Nel mio cuore si è fatta l’idea (purtroppo non

da troppi sentita) che tutti più o meno è doveroso dare il

suo contributo. Questo richiamo è così forte che lo sento

tanto profondamente, che dopo aver messo a posto tutte le

mie cose parto contenta.

" Hai nello sguardo qualcosa che mi dice che saprai

comandare", mi ha detto il comandante, " la tua mente dà il

massimo affidamento; donne non mi sarei mai sognato di

assumere, ma tu sì". Eppure mi aveva veduto solo due

volte.

Saprò fare il mio dovere, se Iddio mi lascierà il dono

della vita sarò felice, se diversamente non piangere e non

piangete per me.

Ti chiedo una cosa sola : non pensarmi come una sorellina

cattiva. Sono una creatura d'azione, il mio spirito ha

bisogno di spaziare, ma sono tutti ideali alti e belli. Tu sai

benissimo, caro fratello, certo sotto la mia espressione calma,

quieta forse, si cela un'anima desiderosa di raggiungere

qualche cosa, l'immobilità non è fatta per me, se i lunghi

anni trascorsi mi immobilizzarono il fisico ma la volontà

non si è mai assopita. Dio ha voluto che fossi più che mai

pronta oggi. Pensami, caro Piero, e benedicimi, Ora vi so

tutti in pericolo e del resto è un po' dappertutto. Dunque

ti saluto e ti bacio tanto tanto e ti abbraccio forte.

Tua sorella

                                                                              Paggetto

Ringrazia e saluta Gina.

 

                                                                      Prigione di Pavullo, 26. 11. 1944

Mia adorata Pally ,

sono gli ultimi istanti della mia vita. Pally adorata ti dico

a te saluta e bacia tutti quelli che mi ricorderanno. Credimi

non ho mai fatto nessuna cosa che potesse offendere il nostro

nome. Ho sentito il richiamo della Patria per la quale

ho combattuto, ora sono qui." fra poco non sarò più, muoio

sicura di aver fatto quanto mi era possibile affinché la

libertà trionfasse.

Baci e baci dal tuo e vostro

                                                                                        Paggetto

Vorrei essere seppellita a Sestola.

                                                                        Sestola, da la "Casa del Tiglio", 10 agosto I944

 

(Irma Marchiani, Anty, da Lettere di condannati a morte della Resistenza italiana, Torino, Einaudi 1975)