I VOSTRI FIGLI NON SONO I VOSTRI FIGLI

Kahlil Gibran

 

 

Il nucleo tematico della poesia di Gilbran non è tanto la famiglia, quanto il ruolo dei suoi componenti: i genitori da un lato e i figli dall’altro.

Non vi sono antagonisti, tutti sono personaggi di una vicenda.

Le frecce rappresentano i figli, gli archi rappresentano i genitori mentre l’arciere è un essere sovrannaturale, una non ben definita divinità.

Il testo dice: "I vostri figli non sono vostri figli ", cioè i vostri figli sono i figli di Dio, oppure le frecce appartengono all’Arciere…i genitori sono solo il mezzo per far volare le frecce. L’arco è uno strumento rigido che però consente alle frecce di raggiungere un bersaglio. Io penso che ogni arciere vorrebbe fare il centro del bersaglio : ci mette sicuramente i mezzi, la forza, la volontà, ma quando la freccia è scoccata a questi fattori se ne aggiungono altri.

Anche una folata di vento può mutare la traiettoria…

Il "volo" alla vita dei figli avviene oltre l’accettazione o meno dei genitori. Secondo l’autore i genitori dovrebbero solo garantire un buon volo.

Il lessico utilizzato dal poeta è vario e articolato: l’autore usa alcune espressioni per far riflettere il lettore e, per farlo entrare nell’ottica che, amare i figli, significa rispettare le loro scelte perché solo così si dimostra amore e non possesso.

Se io sbaglio per mia scelta, solo io sono responsabile e non posso scaricare la colpa su nessuno; se invece la scelta è condizionata da una mamma assillante o da un padre dispotico tutto cambia.

Questa lirica mi ha fatto riflettere sul ruolo autonomo non solo dei figli in generale, ma delle figlie in particolare che, spesso, sono state più dei maschi, soggette al volere dei genitori.

Navarria Giuseppe 2B

 

 

 

 

I figli, dice con felice immagine il poeta, sono come frecce che si dipartono

dall’arco dei genitori. Pertanto, se appare giustificata la preoccupazione

dell’arciere di. indirizzare a giusto segno il suo strale, non si potrebbe

reputare tale la pretesa di immedesimare la freccia con l'arco.

In altri termini i figli sono esseri autonomi, pronti a spiccare il loro volo,

Fino a che tale evento non si compie ai genitori spetta la custodia e

naturalmente, non una custodia passiva o addirittura importuna.

I vostri figli non sono i vostri figli.

Sono i figli e le figlie della fame che in se stessa ha la vita.

Essi non vengono da voi, ma attraverso di voi,

e non vi appartengono benché viviate insieme.

Potete amarli, ma non costringerli ai vostri pensieri,

poiché essi hanno i loro pensieri.

Potete custodire i loro corpi, ma non le anime loro,

poiché abitano case future, che neppure in sogno potete visitare.

Poiché la vita procede e non s'attarda su ieri.

Voi siete gli archi da cui i figli, le vostre frecce vive, sono scoccati lontano.

L’arciere vede il bersaglio sul sentiero infinito, e con la forza

vi tende, affinché le sue frecce vadano rapide e lontane.

In gioia siate tesi nelle mani dell’ Arciere;

poiché, come ama il volo della freccia, così l'immobilità dell'arco.

                                      (da Il Profeta, Trad. di G. P. Bona, Guanda Parma)