ISTRUZIONI PER L'USO SULLA . . .

MUCCA PAZZA

 

Che cos'è la malattia della mucca pazza

Scientificamente si chiama encefalopatia spongiforme bovina (ESB) o Bovine Spongiform Encephalopathy - BSE, è una malattia neurologica degenerativa dei bovini causata da agenti infettivi particolari denominati prioni. La malattia è apparsa per la prima volta in Gran Bretagna nel 1985 ed è stata descritta ufficialmente nel 1986.

Che cosa sono i prioni

I prioni sono gli agenti infettivi che causano la malattia della mucca pazza (BSE), la scrapie nelle pecore, la malattia di Creutzfeld-Jakob nell'uomo e altre encefalopatie spongiformi. Si tratta di proteine alterate che inducono un cambiamento di forma in analoghe proteine presenti normalmente nelle cellule sane, provocando una grave malattia denominata "encefalopatia spongiforme".

Come si può diagnosticare la malattia negli animali

Gli animali colpiti dalla malattia possono essere individuati una volta che si manifestano i sintomi sospetti del morbo. Per la diagnosi definitiva è comunque necessario un esame patologico del cervello in un istituto specializzato

La BSE e la trasmissione alle persone

La BSE può trasmettersi all'uomo attraverso il consumo di organi contaminati. La malattia nelle persone è denominata "nuova variante della malattia di Creutzfeldt-Jacob" (nvCJD o nvMCJ). Occorre rilevare che gli organi potenzialmente a rischio, nei quali cioè i prioni possono essere presenti in caso di BSE, non entrano nella catena alimentare ma vengono confiscati nei macelli.

Gli alimenti a rischio

Tutti gli alimenti di origine animale devono essere prodotti partendo da materie prime sicure. La carne, le frattaglie non incluse negli organi a rischio, il latte, le uova e gli altri prodotti animali destinati al consumo sono alimenti sicuri.

 

Le risposte alle dieci domande che tutti si pongono sui rischi di una malattia ancora misteriosa

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1 Quante sono finora le vittime della malattia di Creutzfeldt-Jakob nella variante (vCJ) trasmessa all’uomo dalla carne di mucche infette?
In Gran Bretagna le vittime di vCJ sono 84: 74 di loro sono decedute. In Francia i casi sono 3 e due di loro sono morti. Un caso anche in Irlanda.
2 Quante potranno essere in futuro?
Il modello matematico più pessimistico calcola 136 mila vittime del morbo solo in Gran Bretagna. Ma potrebbero essere molte di più. C’è chi ne ha previste addirittura 500 mila.
3 Quando dura l’incubazione della malattia?
L’infezione può restare latente per 10 anni, ma forse anche di più. Se fosse più lunga, i casi previsti potrebbero aumentare di numero.
4 Come si manifesta il morbo di Creutzfeldt-Jakob nella nuova variante?
Si manifesta da principio con problemi psichiatrici (depressione, ansietà, psicosi) e con disturbi sensitivi. In capo a sei mesi compaiono i primi segni della malattia: movimenti anomali e disordinati del corpo che evolvono fino a rendere difficile il camminare. La progressione è costante e non esistono terapie.
5 Ci sono persone più a rischio di altre?
Colpisce individui con caratteristiche genetiche analoghe, specie in giovane età. Ricercatori stimano che il rischio di contagio umano sia 650 volte più alto in Gran Bretagna che in Francia. Le variabili in gioco sono diverse: maggiore è il numero di bovini contagiati e più alto è il rischio che finiscano nella catena alimentare.
6 Che cosa è esattamente un prione?
È una proteina, non un batterio o un virus, presente nel cervello. Quando la proteina prionica infettiva (foto sopra) viene a contatto con quella sana, la modifica. L’accumulo di proteine infettive riempie di buchi il cervello, tipo spugna: da qui il nome di encefalopia spongiforme.
7 Come funzionano i test per il controllo sui bovini?
Di solito si preleva del tessuto cerebrale di animali morti per verificare l’accumulo di prioni anomali nel loro cervello. Ma ci sono altri test rapidi che sono in grado di individuare la malattia quando ancora non presenta sintomi, in fase subclinica. Non si conosce però la loro efficacia.
8 Quali sono le parti dei bovini a rischio?
A proteggerci sono anche le abitudini alimentari che non prevedono uso massiccio di parti ad alto rischio: cervello, gelatine (possono contenere tessuto neuronale), midollo spinale (non osseo), intestino (serve per fare salumi), carni rimosse meccanicamente e macinate in cui finiscono gangli nervosi (che servono come ingredienti per ripieni, salsicce, hamburger).
9 Ci sono parti prive di rischio? La cottura annulla i prioni?
Va bene la carne magra di bovini con meno di 12 mesi. Il muscolo (bistecche e lombate) è considerato carne sicura. La cottura non uccide il prione e anche il congelamento mantiene la sua capacità di infettare.
10 Il morbo di Creutzfeldt-Jakob si trasmettecon trasfusioni di sangue da persone infette?
Un recente studio su The Lancet riferisce che 400 millilitri prelevati a un montone con mucca pazza in incubazione ha infettato un altro montone. E se fosse così anche per l’uomo? Ricercatori anglo-francesi hanno prelevato sangue a malati di vCJ e lo hanno iniettato in topi e primati. Si attendono i risultati. Intanto, per precauzione, Usa e Canada hanno proibito le donazioni di sangue di persone che sono vissute in Gran Bretagna tra il 1980 e il 1996.

I CODICI DELLA CARNE

Ogni animale ha un codice che indica anzianità e provenienza. Il codice di classificazione assegnato dal macello, è composta da due lettere e un numero.
La prima lettera indica la categoria:
A vitellone
B toro
C manzo

D vacca
E
giovenca

La seconda lettera indica la conformazione:
S superiore

E eccellente
U ottima
R buona
O abbastanza buona
P mediocre


Il numero indica il tenore di grasso:

1 molto scarso
2 scarso
3 medio
4 abbondante
5 molto abbondante

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