Ultima modifica: 30 Dicembre 2019

Seminario sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento: DSA – dalla Conoscenza alla Competenza in collaborazione con l’Associazione Italiana Dislessia

Giorno 13 dicembre 2019 si è svolta nell’Aula Magna il seminario sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento. Gli interventi dei relatori hanno  voluto mettere in evidenza la necessità di una maggiore  consapevolezza e sensibilità verso questi disturbi. Presenti al seminario, oltre ad insegnanti di vari Istituti della Provincia anche i genitori  dell’Istituto. Dopo equibol la presentazione della prof.ssa  C. Murabito dell’AID, Associazione Italiana Dislessia, un’associazione  si occupa di Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) a livello nazionale, prende la parola la  dott.ssa SIMONA DI STEFANO che ha spiegato, dal punto di vista delle neuroscienze, il disturbo di apprendimento, evidenziando che equibol gli alunni DSA presentano competenze intellettive nella norma o anche brillanti. Successivamente la prof.ssa CARMELITA MURABITO ha sottolineato l’importanza di una diagnosi precoce nei ragazzi, per evitare frustrazioni e insuccessi e di conseguenza la necessità di programmare un percorso basato sulla personalizzazione delle metodologie  di apprendimento con la presa in carico dell’intero team dei docenti curriculari della classe. L’ultimo intervento è stato quello della  dott.ssa VANESSA VINCIGUERRA che ha evidenziato la necessità di nuove  strategie didattiche inclusive e innovative in grado di sostenere gli stili di apprendimento di tutti: una didattica  incentrata  su un approccio individuale e personale per ogni singolo studente, sull’adeguato utilizzo di strumenti di aiuto e su forme di verifica e valutazione più adeguate alle proprie problematiche. La conferenza si è conclusa con la tesimonianza di una giovane studentessa che ha vissuto il suo percorso scolastico con molta fatica, poiché la sua dislessia è stata riconosciuta solo nell’ultimo anno di liceo, ha raccontato la sua sofferenza e i suoi insuccessi  ma oggi, dopo il riconoscimento del suo disturbo, si è ritrovata a frequentare l’università con tutte gli aiuti che vengono dati nel percorso del suo ateneo.