«L’allegria di un villaggio» Liberamente tratto e ispirato dalla novella «L’agonia di un villaggio» di G. Verga
Le lezioni del progetto di propedeutica musicale si sono svolte con l’intento di far sviluppare negli allievi un ascolto attivo, partecipante e critico nei confronti dei suoni dell’ambiente circostante e anche dei compagni. A tal fine le attività hanno visto coinvolti gli alunni in tre fasi: una di preparazione, una di analisi critica ed elaborazione, una di composizione e produzione. Da queste attività proposte nel corso delle lezioni, prende forma e muove l’idea di realizzare un elaborato finale in cui inserire il frutto del nostro lavoro.
L’elaborato finale, ha visto coinvolte tutte le classi prime e terze della scuola primaria, la 2A, la 2B e la 4C, nonché tutte le sezioni della scuola dell’infanzia. Quest’elaborato prende spunto dalla novella di Giovanni Verga «L’agonia di un villaggio» che narra di un’eruzione avvenuta a Nicolosi dal punto di vista dello scrittore. In questo racconto, infatti, Verga riporta due diversi modi di vivere questa eruzione: quella degli abitanti del paese, giustamente impauriti e preoccupati di mettere in salvo, dalla rovinosa minaccia, quanto di loro più caro; quella dei villeggianti che, ignari delle misere condizioni dei paesani, affollavano le vie del centro per ammirare lo spettacolo dell’eruzione. Da questo, abbiamo mosso i nostri passi, in questo processo che ha visto la realizzazione di questo video musicale.
Da cosa siamo partiti? Dai lavori che ogni classe ha prodotto. Infatti ogni allievo di ogni singola classe, in maniera più o meno autonoma – calibrando le attività alle potenzialità di cui si disponeva e agli obiettivi formativi da raggiungere – ha prodotto una sua composizione musicale. L’elaborato inizialmente prevedeva solo la produzione e la registrazione di questi eventi sonori; in un secondo momento si è pensato di riprendere delle scene, ispirate alla novella, ideate dagli allievi sotto la guida dell’esperto, da inserire come narrazione dell’evento. Questo lavoro si inserisce in un contesto interdisciplinare, atto anche alla valorizzazione del nostro territorio e del patrimonio artistico-naturale che contiene e di cui dovremmo averne cura.
Ecco che sono state realizzate le composizioni di paesaggi sonori dalle classi 1D (la pioggia di cenere), 3A (l’eruzione e i boati), 3B (il suono delle campane del paese), 3C (i suoni delle campagne e delle vigne circostanti), con il solo utilizzo della voce, del corpo e di materiale scolastico o di facile reperimento (schiocco delle dita per i lapilli, ocarine per il canto degli uccelli, buste di pane per il fruscio, ecc.).
Ogni classe, poi, ha realizzato dei ‘quadri scenici’, ispirandosi ad alcune situazioni narrate dal Verga, in cui sono state inserite rielaborazioni delle attività e delle esperienze musicali vissute in classe. Prendono, dunque forma, i seguenti quadri scenici curati dalle singole classi, elencati di seguito in ordine di apparizione nel video:
– 1C Video di presentazione: filastrocca ritmica con parole scritte dagli allievi ispirandosi alla storia da narrare;
– 3A Bollettino dell’eruzione! Il fuoco a Nicolosi!: coro parlato e solista;
– 2A Sul marciapiedi del Casino di Compagnia erano schierate su due file di sedie alcune signore e degli uomini: filastrocca ritmica “Spingula spingula” e body percussion;
– 1A All’ingresso del paesetto era un ingombro straordinario di carri, cavalli e gente a piedi: coro parlato con parole estratte dal testo;
– 1D La gente ancora affaccendata a portare via roba: Coro parlato spazializzato;
– 3B Non si sentiva altro che «Misericordia! Misericordia!»: coro parlato spazializzato alternato fra uomini e donne;
– 2B Soldati col fucile ad armacollo, i lontani gridavano «Ecco! Ecco!»: paesaggio sonoro dell’esercito e coro parlato;
– 4C e 1B Al nord verso l’Etna lo stradone si allungava in mezzo a due file di ginestre formicolante di curiosi che andavano a vedere, ridendo, schiamazzando, chiamandosi da lontano: improvvisazione ritmico-vocale della 4C, body percussion su filastrocca ritmica “Luna lunedda”;
– 3C Curiosi che andavano a vedere, ridendo, schiamazzando e il vociare di quelli che vendevano gazzosa, birra, uova e limoni, sotto baracche improvvisate: improvvisazione vocale e scena spazializzata;
– Sezioni VI, VII, VIII della scuola dell’infanzia i monelli che ruzzavano per terra festanti: gioco ritmico spazializzato su filastrocca;
– Sezioni I, II, III, IV, V scena finale del rientro in paese: giochi ritmico-motori e gioco simbolico della banda formata da strumenti didattici.
L’elaborato finale, curato nella fase di ripresa e mixaggio dall’esperto, è stato arricchito dal canto popolare “La ginestra” che per antonomasia viene considerato l’inno del nostro paese e viene qui utilizzato come colonna sonora del video e che accompagna anche i disegni che parte delle classi ha voluto realizzare rappresentando la storia e le scene narrate. Leitmotiv dell’elaborato diventa l’overture de “I vespri siciliani” di Giuseppe Verdi che con le sonorità a tratti aggressive e minacciose, a tratti piacevoli e dolcemente incalzanti, ben rievoca gli stati d’animo che volevamo rappresentare in ogni scena e i due modi di vivere l’eruzione, di cui sopra abbiamo parlato.
Alla fine dell’elaborato e del lavoro svolto ringraziamo il dirigente scolastico Prof.ssa Maria Nicolosi, la referente del progetto “Musica in verticale” prof.ssa Valentina Lombardo, gli insegnanti della scuola dell’infanzia e della scuola primaria che hanno collaborato e coadiuvato le attività durante tutta la durata del corso (citati singolarmente alla fine del video), i collaboratori scolastici di tutti i plessi, tutti i genitori e gli allievi partecipanti al corso.
Vi auguriamo una buona visione!
M° Antonio Contarino